Critica

"Atmosfere liquide nei dipinti con volti e corpi femminili, sottili ed esangui, che rimandano l'immagine di una donna consapevole."

Vivimilano - Corriere della Sera

 

Lucrezia, la vita oltre il surreale 
“Impegnativa”, questa mostra. E non può essere che così, dato il genere pittorico scelto: il surrealismo, un linguaggio difficile per il riferimento costante a simboli e a modalità di rappresentazione che hanno a che fare con il mondo onirico (dei sogni), con immagini di realtà non percepibili nella quotidianità.
La sensibilissima Ruggieri lavora di matita e pennello sin da giovanissima, grazie a un dono naturale e a una vocazione spontanea. Il suo surrealismo ha un che di vitale ed è privo di messaggi ambigui.
Le tele a olio sono segnate da colori verdi, bianchi e blu. Altre opere sono a matita o carboncino (da sottolineare la grande capacità nel disegno).
Regna la figura femminile, rappresentata con un modellato morbido e tenero che vince la sostanziale freddezza dei colori scelti. Non dimentichiamo, però, che blu e verde sono anche i colori dell’acqua, sinonimo di lavacro, di purezza. Opere cariche di messaggi, certamente da scoprire, che a nostro avviso si staccano dall’abituale irrealtà del surrealismo, pur utilizzandone tecniche e strumenti.
Una modalità ci ha infatti particolarmente attratto. In quasi tutte le opere c’è una sorta di nastro colorato (primo messaggio di vita: dove non c’è colore c’è morte) che si diparte dalla figura rappresentata per collegarsi con una sfera. È quasi come un cordone ombelicale che collega con un Altro, da cui puoi ricevere sostegno e vita.

Luciano Bissoli 
Da “Città Nostra” di Paderno Dugnano (Milano) 10 marzo 1996

 

Lucrezia Ruggeri, tra sogno e realtà 
A un primo impatto si può rimanere frastornati per tutte le spigolazioni metafisico-surrealiste legate a cromatismi inusitati, ma poi, una volta entrati nel vorticare quasi onirico e colmo di fosforiche intenzioni, si scoprono le molte qualità che attorniano le figurazioni della Ruggieri: un segno limpido e scorrevole, un equilibrio marcato e sottile al tempo stesso, una trattenuta e precisa stesura delle mistioni giocate su toni in linea con i messaggi tra il fantastico ed il concorso dei desideri, una simbiosi netta tra forma e movente grafico, un ruolo preciso dei personaggi delle magmatiche scene sempre impostate privilegiando quei valori che sono alla base della società: la vita e la libertà! La forza e la decisa intenzione che vibrano tra le opere della pittrice riescono presto ad avvincere e a convincere con una rara potenza di persuasione, dovuta indubbiamente ad una notevole maniera di far pittura.

Licinio Boarini 
Da “Il risveglio” di Fidenza del 18 settembre 1987